Realismo Magico “Cronaca del quotidiano”
“L’impatto visivo ed emotivo con queste sculture fa affiorare vissuti legati ad una ancestrale mitologia carica di vitalismo insieme orrorifico e distruttivo, appartenente ad un contesto disordinato, quasi magmatico, dal quale emergono figure con fattezze dis-umane.
Sono le realtà fantasmatiche del nostro inconscio e dell’immaginario collettivo, cariche di pulsioni disgreganti e oppositive per la stabilità dell’lo e del vivere sociale. Castaldi ricompone questa rappresentazione dissacrante nell’ordine misterioso della natura, nell’apparire delle forme animali come elemento cui ancorarsi per una qualche forma di verità che possa essere strumento comune nell’interpretazione della vita e della realtà. In questo modo Castaldi costruisce un percorso, esistenziale ed artistico, che, dalla paura che tutto possa disgregarsi in un universale ghigno sarcastico conduce, con un sofferto e trepido sentimento, ad una a-logici razionalità, ad accostarsi alle cose, al divenire in un contesto di realismo magico, dove il giudizio viene sospeso per una adesione profonda alla vita, anche con le sue paure e ferite.
La tensione creativa, espressa anche con la vivacità dei colori, non si esaurisce mai; indica continuamente una sintesi successiva al punto d’arrivo, da trovare, per ciascuno di noi, nella ricomposizione di ambivalenze interiori e collettive, che possa permettere la saggezza dell’ascolto e della partecipazione.
La plasticità di questi lavori racconta quasi una insofferenza per ogni codice estetico legato al “bello”, al “piacevole”, per scrollarsi di dosso ogni estetismo formale rassicurante e contaminare l’arte con la vita, con la contemporaneità e con la dialettica sociale del proprio gruppo di appartenenza. Queste sculture diventano così un percorso antropologico di una diffusa rappresentazione catastrofica della vita e dell’universo e di una volontà di superamento della stessa cogliendo, con stupore, la continuità creativa della natura.
La crisi, come ricerca, che ne scaturisce diventa un salutare strumento di comprensione della varietà del reale e della collocazione di ciascuno di noi nel reale, in un’ottica di ridimensionamento delle proprie velleità di onnipotenza e di accettazione placata delle proprie ferite narcisistiche”.
Michelangelo Dal Pos
Giorni di apertura della mostra
Martedì 10.00 -12.00
Giovedì 15.00 – 18.00
Domenica 14.30 1900
Info 0421-248248
Cortino del Castello di Fratta
Via Castello, 1 Loc. Fratta
Fossalta di Portogruaro
www.cortinofratta.it
turismo@tvo.srl